VIETATO PROTESTARE…E’ CHIARO? Un bell’articolo del tedesco “Die Zeit” parla senza mezze misure delle manovre per limitare il dissenso dei cittadini e porre sotto controllo i “cervelli liberi” e le associazioni di cittadini, con la scusa di evitare le “ingerenze straniere”. In Cina, ad esempio, è all’ordine del giorno una legge dal nome apparentemente innocuo: “Norme sull’amministrazione delle Organizzazioni Non Governative estere”. Secondo questa direttiva, ogni ONG straniera dovrà sottoporsi all’esame degli organi di sicurezza cinesi prima di poter operare, e le uniche attività autorizzate saranno quelle per le quali vi sarà un “ok” del Ministero della Pubblica Sicurezza. Ma non solo: le ONG dovranno “rendere conto non solo delle attività svolte in Cina, ma anche di ogni dichiarazione rilasciata sulla Cina all’estero”, con il risultato che prese di posizione considerate “sovversive” dagli organismi di controllo cinesi potranno causare la chiusura della ONG in Cina nonché perseguitare penalmente i suoi dirigenti e funzionari. Anche in India il clima verso le organizzazioni sociali è nettamente peggiorato dal momento dell’ascesa al potere del leader nazionalista Narendra Modi: un rapporto dei servizi di sicurezza interni incolpa le ONG di attività a tutela dell’ambiente che “rallenterebbero la crescita dell’India”, ad intendere che ogni danno ambientale dovrebbe passare in secondo piano rispetto alle esigenze del progresso. In Russia da alcuni anni le ONG sono obbligate a registrarsi come “agenti stranieri”, con l’obbligo di presentare diverse relazioni ogni anno, con pene severe per chi contravviene alle regole “mettendo a repentaglio l’ordine costituzionale dello Stato”, dicitura assai generica che permette unilateralmente al Procuratore Generale di comminare fino a 4 anni di carcere a dirigenti e attivisti delle ONG sgradite. In Ungheria, il premier Viktor Orbàn, a conferma della diffidenza che i “poteri forti” hanno per queste associazioni di cittadini, si è scagliato contro le ONG, che “lavorerebbero al soldo di nazioni straniere per interessi avversi a quelli dello Stato”. Mentre leggete questo post, oltre 50 disegni di legge sono in fase di discussione o approvazione nel mondo per limitare la libertà di azione delle ONG: “E’ la reazione dei regimi autoritari per penalizzare il peso crescente della società civile”, ha dichiarato un rappresentante di Human Right Watch. Per concludere questo post com’è iniziato, parlando della Cina, il “Memo 9” – un memorandum interno del partito elaborato 2 anni fa – classifica una serie di “idee occidentali” come “nocive”: tra esse, i “principi cosituzionali”, la “libertà d’informazione”, “la libertà di espressione della società civile” e i “diritti universali”. Dietro la crescente ostilità alle ONG…si nasconde un rifiuto in toto dei valori occidentali…? DITE LA VOSTRA!
Pubblicato sulla mia pagina facebook, qui il post originale.