NASSIRYA: INNOCENTI EROI!
Il 12 novembre 2003, alle 10.40 ora locale, un camion cisterna pieno di tritolo e carburante, esplodeva dinnanzi all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, causando in totale 28 morti di cui 19 italiani – 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili – nonché 58 feriti. Altri attentati toccarono successivamente la città irachena e le sue vicinanze: il 27 aprile 2006, con 4 morti italiani e uno straniero, e il 4 giugno 2006, con un morto e 4 feriti, tutti militari italiani. Al di là del tristissimo richiamo ai numeri di queste tristi stragi, pur necessario per *non dimenticare*, vorrei spendere delle parole per condividere con voi l’emozione del paese legata al sacrificio dei nostri militari. A quell’epoca ero ambasciatore a Tel Aviv e venni richiamato con urgenza a Roma per riferire su alcune delicate questioni di servizio; mi trovai quindi a passare dinnanzi all’Altare della Patria, dove erano state deposte le bare dei caduti, e il mio sguardo venne attratto dalla fila di cittadini in composta attesa per rendere omaggio ai nostri caduti: si snodava infinita per tutta la Via dei Fori Imperiali, a dimostrazione della straordinaria partecipazione popolare al tristissimo evento. Concludo con un pensiero di profondo e ammirato rispetto per la *motivazione fortissima* che anima i nostri uomini e donne impegnati all’estero, di tutte le età e qualunque tipo di divisa indossino. Grazie al quotidiano impegno di tutti loro, e al tragico sacrificio di alcuni di essi, l’Italia dà il proprio contributo concreto a difendere gli interessi nazionali e la pace in aree critiche del pianeta. A tutti questi uomini e donne coraggiosi, vorrei solo dire, di cuore, GRAZE!
Pubblicato sulla mia pagina facebook, qui il post originale.