Il Washington Times: “I tentacoli di Teheran si estendono a Bruxelles e ai suoi ipocriti politici”
La Presse – 5 luglio 2018
In occasione del Free Iran Gathering a Parigi, il 30 giugno, “vari gruppi dissidenti hanno fatto sì che i panel discutessero la situazione” in Iran e “l’eventuale collasso del regime di Teheran. Uno dei temi comuni delle discussioni è stata la percezione della corruzione iraniana dell’Unione europea e dei suoi funzionari, l’altra ovvietà discussa è stato il totale ammansimento dei mullah che costantemente fluisce dalle capitali europee”. Così ha scritto il Washington Times, in un articolo dedicato alla conferenza dell’opposizione iraniana che ogni anno si svolge a Parigi e raccoglie molte voci favorevoli a un cambio di regime in Iran. Tra i partecipanti, il Consiglio nazionale della resistenza iraniana (NCRI) e i Mojahedin del popolo iraniano (MKO). Secondo il WT, “con tutta l’attenzione di entrambi i lati dell’Atlantico sulla Russia come orco numero 1 del mondo, a proposito di interferenze in elezioni e politica, forse sarebbe utile esplorare le attività di disinformazione e propaganda dello Stato iraniano – i tentacoli di Teheran si estendono a Bruxelles e ai suoi ipocriti politici”.
La testata cita, tra i relatori alla conferenza di Parigi, l’ex senatore americano Robert Torricelli, che si è espresso a favore dell’attuale politica americana sul “far cadere l’attuale regime” di Teheran e ha affermato che la presunta corruzione dell’Ue “spiega la riconciliazione all’Iran”, e l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi, secondo cui “i funzionari europei ora devono rispondere delle passate decisioni a sostegno del criminale regime iraniano”. Il WT cita però come “i più impressionanti commenti” quelli dell’ex ambasciatore americano in Bahrain, Adam Ereli, per cui “l’attuale ambasciatore dell’Ue in Iraq, Ramon Blecua, sarebbe un agente dell’intelligence iraniana, comprato e pagato”. Secondo Ereli, Blecua “ha costruito una villa da 12 milioni di dollari in Europa, con 2 milioni di dollari in restauri, pur non avendo apparentemente i mezzi per farlo”. Inoltre, Ereli ha dichiarato ancora, secondo la testata americana, che l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, avrebbe scelto Blecua “nonostante ci fossero cinque candidati più qualificati e Blecua non fosse appoggiato dal governo spagnolo”. In una email, l’ambasciatore ha parlato dell’articolo come “costruito su una serie di invenzioni ridicole per raggiungere la conclusione che la politica dell’Ue sull’accordo sul nucleare iraniano è il risultato di una collusione tra funzionari Ue e intelligence iraniana”. Ha aggiunto: “Non meriterebbe molti commenti, se non fosse una ripetizione dei preparativi per l’invasione dell’Iraq”, sottolineando di “credere fermamente che la politica dell’Ue nella regione sia l’unica speranza ora per evitare un disastroso conflitto”.