Da La voce del patriota, 13 settembre 2023
Questa mattina si è tenuta in Senato la conferenza “Italia, Europa e disinformazione russa e cinese: sfide e prospettive in vista delle elezioni europee 2024” organizzata dal Presidente della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea Sen. Giulio Terzi (FdI) e dall’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations (ECFR) con l’obiettivo di approfondire il tema delle attività di disinformazione esercitate dai regimi russo e cinese, e le principali sfide che Italia ed Europa devono affrontare urgentemente in vista delle elezioni europee del 2024.
Dopo l’apertura del Sen. Terzi, hanno preso la parola il direttore dell’ufficio ECFR di Roma Arturo Varvelli, Mattia Caniglia, Associate Director for Capacity Building at the Digital Forensic Research Lab Atlantic Council, Teresa Coratella, Program Manager ECFR Roma, Gabriele Carrer, Visiting Fellow ECFR, giornalista. Nel corso della conferenza è stato presentato il Rapporto di ECFR “Difesa democratica: Italia ed Europa di fronte alla disinformazione e alle narrazioni filo-russe” che illustra le principali azioni di influenza da parte di Mosca e sostenute da Pechino con una capacità tecnologica e di diffusione assai maggiore. Il direttore Varvelli ha evidenziato come negli ultimi dieci anni si sia registrato un netto aumento delle tattiche ibride attraverso forme di attività anomale che in Italia ha generato, tramite l’1,2% di utenti Twitter, un aumento del 30% degli interventi nel dibattito, polarizzandolo significativamente.
Gabriele Carrer ha evidenziato i comportamenti anomali che indicano la presenza di profili meccanici eterodiretti. Grazie ai dati forniti da Constella Intelligence, ha proseguito Carrer, sono stati individuate sei narrative: energia, guerra russa all’Ucraina, sanzioni alla Russia, vaccini, euro e migrazione. Teresa Coratella ha evidenziato come tali narrative che animano un dibattito verosimile, ma assolutamente non reale, siano sostenute dai cosiddetti “Russia understanders”, ovvero analisti, osservatori, politici, operatori economici che contribuiscono, talvolta inconsapevolmente, alla manipolazione dell’opinione pubblica. Mattia Caniglia ha messo in guardia contro il ricorso alla cyber-sovereignty da parte dei regimi – Russia e Cina in primis – che bloccano accesso a determinati siti per controllare le informazioni che entrano ed escono dai loro confini. In tal senso ha auspicato che venga istituito in Italia un servizio dello Stato per la vigilanza e la protezione dalle interferenze digitali, rafforzando così la consapevolezza dei cittadini nella lotta alla disinformazione anche in vista della prossima riunione del G7 che organizzerà l’Italia.